Costruita sopra un guardingo longobardo, la chiesa si presenta oggi con forme settecentesche e conserva opere di artisti locali e internazionali.
La Chiesa di San Michele di Buriano è attestata dai documenti dal 1433, quando risulta registrata come dipendente dalla pieve di Quarrata. Oggi, con la prospettiva di trasformazione in un museo pubblico, la chiesa ha preso il nome di Complesso Monumentale di Buriano.
La chiesa, nata come cappella di campagna, fu costruita sopra un guardingo longobardo, per poi essere ampliata durante il Settecento. Dell’antico edificio medioevale, anche se rimaneggiato nel Settecento, sono ancora visibili alcune tracce.
All’interno della chiesa si conservano opere d’arte di pittori e di scultori locali e internazionali, come l’artista Quinto Martini. Suggestiva è la via crucis costituita da 14 quadri di pittori diversi e che si snoda intorno al complesso. Ogni stazione è inoltre decorata con una croce di legno d’ulivo proveniente da Gerusalemme.
Difronte alla facciata, sul lato opposto della piazza, la statua di San Michele Arcangelo dello scultore statunitense Kirk McReynolds’ S. Maur domina il paesaggio dall’alto di una colonna.
Organo a canne
Nel 1853, sulla cantoria lignea in controfacciata, Nicomede Agati face costruire un importante organo a canne. Lo strumento è composto da una cassa lignea di colore bianco decorata con fregi dipinti in falso rilievo. Eleganti motivi vegetali intagliati e dipinti decorano il prospetto.
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