Di probabile origine romanica, la Chiesa di Santo Stefano è un perfetto esempio di architettura religiosa rurale. Oggi si presenta con forme neoclassiche.
Alle pendici del Montalbano, lungo la strada che collega Quarrata con Santonuovo, si trova la chiesa di Santo Stefano di Campiglio.
Di probabili origini romaniche, la chiesa è documentata dal 1231 ed è un suggestivo esempio di architettura religiosa rurale. Il suo aspetto attuale lo deve in seguito ad alcune modifiche apportate durante la seconda metà del XVII secolo, come riportano alcune iscrizioni presenti sull’architrave della sacrestia e nel paliotto dell’altare maggiore.
Gli ultimi rifacimenti risalgono a 1781, quando alla chiesa è stata data la sua attuale fisionomia neoclassica. Il distintivo portico esterno risale al 1838, mentre, il campanile a pianta quadrata è stato realizzato nella prima metà dell’Ottocento, grazie al sostegno del Granduca Pietro Leopoldo.
La chiesa di Santo Stefano è a navata unica con copertura a botte. Al suo interno sono presenti alcune opere d’arte, come la Madonna della Pace di Azelio Tuci, che si trova sull’altare maggiore racchiusa in una cornice dal tipico gusto neoclassico.
